i Dintorni

Nei dintorni della nostra struttura puoi visitare la splendida città di Agrigento, piena di arte e storia, la Valle dei Templi, l’imponente Scala dei Turchi, le meraviglie della nostra costa, numerosi percorsi escursioni e tanto altro.

Agrigento

L’arte, il mare e la cucina della Sicilia

Definita da Pindaro “la più bella città dei mortali”, Agrigento fu fondata dai coloni di Gela nel 583/582 a.c. e in poco tempo divenne una città importante. Decadenza e splendore si alternarono durante le vicende tumultuose dell’età greco-romana sino al decadimento nel periodo bizantino, per poi tornare a fiorire nel medioevo.


Il patrimonio artistico
Ai piedi della dorsale dov’è situata la città (chiamata Girgenti dagli arabi e ancor prima dagli antichi greci Akragas) il panorama architettonico della Valle dei Tempi di Agrigento si armonizza alla perfezione con i colori della vegetazione e della pietra dalle calde tonalità dell’ocra e delle terre. Fra le preziose rovine dei numerosi templi greci, particolarmente interessanti sono quelle del tempio di Giunone, del tempio di Ercole e del tempio di Concordia, che si è conservato quasi alla perfezione fino ai giorni nostri.
Accanto al parco archeologico si estende il Giardino della Kolimbetra, area protetta del F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), un meraviglioso angolo di macchia mediterranea, in cui sono visibili tra la vegetazione le rovine di antichissimi ipogei, canali di acque piovane un tempo collegati con l’antica Akragas. 
Il Museo Nazionale di San Nicola ad Agrigento conserva reperti storici e vasellame di varie epoche e antiche sculture greco-romane. Fra queste vi è il Telamone, possente figura maschile dell’altezza di 7,61 m. Si tratta dell’unica ancora esistente delle 38 figure che vennero ideate per sorreggere le colonne del Tempio di Giove.


Il territorio e la cucina
Agrigento, intesa non solamente come città ma anche come tutto il territorio provinciale che essa raccoglie, offre innumerevoli opportunità per il turismo, non solamente dal punto di vista storico e culturale. È anche un’area nota per la bellezza delle sue coste, caratterizzare da splendide spiagge di sabbia dorata bagnate da un meraviglioso mare cristallino, apprezzato non solo dai turisti ma anche dagli sportivi amanti delle attività subacquee.
La fascia interna invece offre degli scenari collinari alternativi, con piccoli paesini poco conosciuti dove tra lo splendore delle chiese e dei castelli si trova il cuore delle creazioni artigianali e della tradizione enogastronomica del territorio.

La Valle dei Templi di Agrigento è una perla del Mediterraneo tutta da scoprire.

Il Giardino della Kolymbethra

Il Giardino della Kolymbethra è un raro gioiello archeologico e agricolo, un luogo straordinario che racchiude i colori, i sapori e i profumi della terra di Sicilia. Il giardino della Kolymbethra è un sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica, ubicato in una piccola valle nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento. Un gioiello archeologico e agricolo, nel cuore della Valle dei Templi. Visitalo con FAI. Un luogo straordinario che racchiude i colori, i sapori e i profumi della terra di Sicilia. Un paradiso terrestre.

Luigi Pirandello


La casa di  Luigi Pirandello
La casa di Luigi Pirandello sorge a pochi chilometri da Porto Empedocle. Vi si rifugiò la famiglia Pirandello in occasione di un’epidemia di colera. L’edificio non ha particolari pregi artistici e architettonici, tuttavia è divenuto nel tempo un luogo estremamente significativo per quanto riguarda la cultura mondiale e meta di studiosi o semplici appassionati dell’opera del drammaturgo agrigentino. All’interno sono contenuti cimeli, fotografie e altri oggetti che testimoniano la vita e le opere di Luigi Pirandello. A ridosso della casa, c’è un lungo e stretto viale che porta al famosissimo pino, luogo di contemplazione dello stesso drammaturgo, ai cui piedi giace una “rozza pietra”, ove sono murate le ceneri di Pirandello. 
Una tromba d’aria, abbattutasi sulla zona nell’autunno del 1997, ha spogliato il secolare albero della sua splendida chioma, conosciuta in ogni angolo della terra.

Andrea Camilleri

Scopri i luoghi della città natale del famossimo scrittore empedoclino, padre del celebre Commissario Monatlbano e attraversa gli itinerari della sua Vigata.


Le origini del nome
Questo spettacolo della natura deve il suo nome alla sua particolare conformazione, che ricorda appunto una scala, e a un’antica leggenda, secondo la quale i corsari saraceni (erroneamente chiamati turchi), dopo aver ormeggiato le loro navi in queste acque protette, si arrampicavano tra gli anfratti e le insenature della Scala raggiungendo la cima della scogliera, e da qui partivano per razziare i villaggi della zona.
In realtà è poco probabile che i Turchi o altre popolazioni arabe siano giunte fin qui, ma l’immagine popolare e molto suggestiva ha finito per prevalere sull’attendibilità dei fatti.


Andrea Camilleri
Il famoso scrittore Andrea Camilleri, originario di queste zone, ha inserito una descrizione della Scala dei Turchi di Porto Empedocle in una delle avventure del suo più noto personaggio, il Commissario Montalbano. È proprio a questo paesaggio idilliaco infatti che l’autore ha dedicato alcune pagine de La prima indagine di Montalbano.

Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi di Porto Empedocle è un’amena scogliera di marna, sulla quale il vento e la pioggia hanno scavato una gradinata naturale. La marna è una roccia sedimentaria a grana fine formata da calcare e argilla dal caratteristico colore bianco. 
Lo spettacolo è unico, il bianco degli scogli reso più intenso e abbagliante dalla luce del sole irrompe tra l’azzurro del cielo e il blu del mare: un vero paradiso. Le acque cristalline che lambiscono la sua base ospitano ogni estate numerosi bagnati e amanti della tintarella.
Dalla sommità della scala è possibile ammirare un vasto tratto della costa agrigentina.


Le acque
Il mare è limpidissimo e sul fondale cresce rigogliosa la flora. Le acque cristalline ospitano una variegata fauna, splendido esempio della biodiversità del Mediterraneo. Vicino alla costa, un frastagliato tavolato roccioso crea un intricato sistema di sentieri dopo i pesciolini nuotano veloci tra le alghe e i lenti crostacei possono trovare riparo.


La fauna
La zona del pantano, così come quella a ridosso della duna, presenta una varietà faunistica meravigliosa ed estremamente interessante, che rende la riserva di Torre Salsa fondamentale nella protezione della biodiversità della macchia mediterranea. 
Tra i mammiferi che vivono in quest’area, particolarmente importante è l’istrice, una specie protetta da leggi nazionali e comunitarie.


Le specie di uccelli qui presenti sono quasi trenta, alcuni comuni, come il passero solitario, altri molto più rari, come la Cannaiola, ormai visibile solo in pochi ambienti umidi in cui è presente una fitta vegetazione. Nelle scogliere basse e nei pressi delle spiagge è facile avvistare aironi, spatole e gabbiani.
Ancora poco conosciute sono le varietà di rettili che abitano queste aree. Sulle spiagge approdano occasionalmente le tartarughe marine caretta-caretta, mentre nel pantano vivono la testuggine palustre siciliana e il ramarro.
La varietà di habitat della riserva costituisce l’ambiente ideale per il proliferare di innumerevoli specie di insetti.

Riserva Naturale Torre Salsa

La riserva orientata di Torre Salsa è un’area naturale protetta istituita dalla regione Sicilia nel 2000 e gestita dal WWF.
Le rocce calcaree e le falesie di gesso sono ricoperte da una fitta vegetazione cespugliosa attraverso la quale si può raggiungere la splendida spiaggia, meta in estate di numerosi turisti amanti del sole e del mare. Proprio la natura impervia del territorio è stata la fortuna di questo paradiso, perché l’ha preservato dalle politiche di lottizzazione e dallo sfruttamento edilizio.
Il nome deriva da Torre Salsa, un’antica torre di avvistamento che si trova nel cuore della riserva, su un piccolo promontorio d’argilla.

Cosa puoi fare ad Agrigento e dintorni

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